Effetto della Idrossiclorochina sulla attivazione immunitaria e progressione della malattia in pazienti con infezione da HIV non sottoposti a terapia antiretrovirale
Le terapie per ridurre l’attivazione immunitaria potrebbero essere di aiuto nel rallentare la progressione della malattia nel caso di infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ).
È stato condotto uno studio per determinare se la Idrossiclorochina ( Plaquenil ) fosse in grado di diminuire l’attivazione immunitaria e rallentare il declino delle cellule CD4.
Lo studio randomizzato, in doppio-cieco, placebo-controllato è stato condotto in 10 Centri ambulatoriali specializzati nelle infezioni da HIV nel Regno Unito nel periodo 2008-2011.
Gli 83 pazienti arruolati mostravano infezione asintomatica da virus HIV, non erano in trattamento con terapia antiretrovirale e avevano una conta di cellule CD4 superiore a 400 cellule/microL.
I pazienti sono stati assegnati a Idrossiclorochina, 400 mg, o placebo una volta al giorno per 48 settimane.
La misura di esito primaria era il cambiamento nella proporzione di cellule CD8 attivate ( misurate dall’espressione di marcatori di superficie CD38 e HLA-DR ); gli esiti secondari erano la conta di cellule CD4 e la carica virale di HIV.
Le analisi sono state condotte per intention-to-treat.
Non è stata osservata una differenza significativa nell’attivazione delle cellule CD8 tra i 2 gruppi ( -4.8% e -4.2% nel gruppo Idrossiclorochina e gruppo placebo, rispettivamente, alla settimana 48; differenza, -0.6%; P=0.80 ).
La diminuzione nella conta di cellule CD4 è risultata maggiore nel gruppo Idrossiclorochina che nel gruppo placebo ( -85 vs -23 cellule/microL alla settimana 48; differenza, -62 cellule/microL; P=0.03 ).
La carica virale è aumentata nel gruppo Idrossiclorochina rispetto al gruppo placebo ( 0.61 vs 0.23 log10 copie/mL alla settimana 48; differenza, 0.38 log10 copie/mL; P=0.003 ).
La terapia antiretrovirale è stata iniziata da 9 pazienti nel gruppo Idrossiclorochina e 1 in quello placebo.
Il farmaco in studio è risultato ben tollerato, ma una proporzione superiore di pazienti ha mostrato disturbo simile a influenza nel gruppo Idrossiclorochina rispetto al gruppo placebo ( 29% vs 10%; P=0.03 ).
In conclusione, nei pazienti con infezione da virus HIV non sottoposti a terapia antiretrovirale, l’uso di Idrossiclorochina, rispetto a placebo, non ha ridotto l’attivazione di cellule CD8 ma ha portato a un maggior declino nella conta di cellule CD4 e ha aumentato la replicazione del virus. ( Xagena2012 )
Paton NI et al, JAMA 2012; 308: 353-361
Inf2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV
Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...
Pitavastatina per prevenire le malattie cardiovascolari nell'infezione da virus HIV
Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...
Esiti di sicurezza in gravidanza e neonatali relativi ai tempi di inizio della profilassi pre-esposizione orale giornaliera con Tenofovir disoproxil fumarato ed Emtricitabina per la prevenzione dell'infezione da virus HIV: studio CAP016
La sicurezza di Tenofovir disoproxil fumarato ed Emtricitabina ( Truvada ) come profilassi pre-esposizione ( PrEP ) nelle donne in...
Associazione tra infezione da HIV ed evento di aneurisma dell'aorta addominale tra 143.001 veterani
Le persone con infezione da virus HIV ( PWH ) hanno un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. Precedenti dati trasversali...
Disfunzione neurocognitiva con danno neuronale in persone con infezione da HIV in terapia antiretrovirale di lunga durata
Gli esiti neurologici nelle persone con infezione da virus HIV ( PWH ) in terapia antiretrovirale ( ART ) di...
Passaggio in seconda linea a Dolutegravir per il trattamento dell'infezione da HIV
Ci sono pochi dati per informare il passaggio da un inibitore della proteasi ( PI ) potenziato con Ritonavir a...
Inibizione del capside con Lenacapavir nell'infezione da HIV-1 multiresistente
I pazienti con infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 multiresistente ( HIV-1 ) hanno opzioni di trattamento limitate....
Dolutegravir due volte al giorno nei bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV: farmacocinetica e sicurezza nell'ambito dello studio ODYSSEY
I bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di terapia antiretrovirale...
Terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir una volta al giorno nei neonati e bambini che vivono con l'infezione da HIV dall'età di 4 settimane: studio ODYSSEY
I bambini piccoli che vivono con l'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di trattamento....
Cabotegravir nella prevenzione dell'infezione da HIV-1 nelle donne: studio HPTN 084
La profilassi orale prima dell'esposizione è stata introdotta in più di 70 Paesi, di cui molti nell'Africa subsahariana, ma le...